Facciamoci del male!
di Aglaja
- Lei mi sta scavando sotto,
mi toglie la panna, la castagna da sola sopra non ha senso. Il Mont-Blanc non è
come un cannolo alla siciliana che c'è tutto dentro, è come uno zaino: lei se lo
porta appresso per un mese e sta sicuro. Il Mont-Blanc si regge su un equilibrio
delicato, non è come la Sacher Torte... da "Bianca" di Nanni Moretti |
In questo lungo pomeriggio ottobrino, tra lavoro e diletto, in preda ad un irreprimibile attacco di astinenza da news rossoblu, mi è capitato di compulsare nervosamente i siti, ove malati di Grifo come me trovano - un po' masochisticamente - conforto. Speravo, lo confesso, di reperire qualche buona notizia, almeno nessuna cattiva, magari persino un po' di ottimismo (per compensare il mio pessimismo atavico, intendiamoci). Ieri sera avevo assistito alla trasmissione sportiva cui partecipava Enrico Preziosi e, nel complesso, le informazioni date, i distinguo precisati, le anticipazioni sulla fondazione/azionariato che ha progettato, mi avevano convinto. Avevo visto una persona provata ma non doma, combattiva e con il sostegno di dati e numeri apparentemente attendibili (parlo da persona ignorante quale sono). Mi aveva poi colpito il momento in cui lo sguardo gli si era improvvisamente addolcito, mentre il viso gli si illuminava in un sorriso, nel mostrare il braccialettino rossoblu, dono di una tifosa. L'intuizione che la chiave per comprendere gesti e generosità, asprezze e follie di quest'uomo stia nel suo bisogno di essere amato (nello specifico dal "popolo rossoblu") mi pareva ulteriormente confermata dalla tenerezza di quell'espressione, Insomma, pur consapevole delle innumerevoli difficoltà in cui Preziosi e il Genoa si dibattono, e in cui quindi noi tifosi ci dibattiamo, mi ero sentita un po' "regagita" (i genoani comprenderanno il termine) ed ero andata a nanna abbastanza serena. Un po' come aver riassaporato il gusto di qualcosa di buono e di speciale, un' alchimia di sapori la cui ricetta risale al 1893. Poi, come scrivevo, questo pomeriggio ho navigato in internet e ho trovato questo comunicato, che riporto integralmente. **** Comunicato Quella che é iniziata Domenica a Novara non é una contestazione! Ci stupisce come una parte della tifoseria genoana non abbia colto il senso profondo dello striscione esposto. Questo ci induce, per il profondo rispetto che nutriamo nei confronti di tutti i tifosi genoani, a spiegare le motivazioni che ci hanno portato a prendere questa posizione. LO STRISCIONE LA
PREOCCUPAZIONE BRIGATA
SPELONCIA **** Che dire? Una mia certa asperità di carattere mi porta di istinto a rifiutare chi pretende di pensare e decidere al posto mio, soprattutto se i pensieri e le decisioni non sono supportati altro che da mezze parole, sottintesi e "consigli" (per altro con toni, a mio avviso, poco amichevoli). Il tutto in un mix per me irritante di incoerenza, protervia e ingenuità. Questi ultimi difetti li riconosco anche in me stessa, molto spesso, ma almeno io non emetto comunicati, solo parolacce e grida inconsulte tra le mura di casa mia. Il buon sapore della Grifo Torte si è perso, ormai, da anni. Una tantum qualche pasticcere prova a rinnovare la ricetta, ma con scarsi esiti. Recentemente mi ero illusa di avvertire ancora quel gusto antico, paradossalmente nel ritrovarmi unita al "popolo genoano" nell'incredibile e drammatica (perdonate se, da vecchia stupida quale sono, le vicende di una squadra di calcio mi sono parse quelle della mia famiglia e della mia città) estate scorsa. Ecco, oggi sento che non è così, non lo sarà più. Anzi, chissà da quanto non lo è più. Va bè, continuiamo così, facciamoci del male. "Ma che bontà, ma che bontà! Ma che cos'è questa robina qua.." Genoa, 1 ottobre 2005 AGLAJA |