Nulla sarà più come prima

Giustizia è fatta.

Tutte le camarille, tutti gli inciuci, le torte e pasticcini che da sempre fanno parte del calcio - e non solo italiano, basta ricordare Danimarca e Svezia - le abbiamo pagate tutte noi e in una volta sola: i settantanove punti che ci sono stati inflitti come penalizzazione resteranno scolpiti nel fango nei secoli dei secoli

Da oggi sappiamo che è consentito anche l'uso di armi che prima si pensavano dedicate solo alla nostra sicurezza, e ora invece sappiamo che si può usare qualunque mezzo per ottenere fini diversi dalla sicurezza e dalla giustizia. Anche le cimici. Anche gli agguati: se nel corso delle intercettazioni per il calcioscommesse i solerti magistrati avessero sentito Leysal parlare dello zio che fa pascolare le pecore sul terreno altrui - reato con la stessa pena della frode sportiva, e con la stessa pertinenza nei confronti del calcioscommesse - avrebbero mandato i carabinieri a sequestrare le caciotte ? Avrebbero trasmesso gli atti alla confagricoltori ? Se la risposta è no - a chi risponde si offro una pizza: mi piace studiare da vicino la psichiatria umana - allora non si trattava solo di un atto dovuto. Due più due fa sempre quattro.

Comunque va bene così, schiere di vergini stizzite ballano finalmente sulle ceneri del Grifone inneggiando al calcio pulito; lor signori godono di una sentenza tanto illogica quanto sfrontata. Il calcio ora è finalmente risanato.

Ma da oggi nulla sarà più come prima: da oggi duecentomila orecchie e duecentomila occhi vigileranno, e noi Druidi saremo felici di dar loro anche una bocca per denunziare. Tutto, delazioni, indiscrezioni, fotografie; in tutta italia, ma soprattutto a Genova, non si vedrà più niente di strano o anomalo che non venga prontamente documentato e denunciato.

Sarà poi necessario che la procura di Genova renda noto al più presto i risultati di un inchiesta che, tra intercettazioni telefoniche  e ambientali, è costata non meno di due miliardi e mezzo di vecchie lire spese da tutti i contribuenti: cifre che non consentono alcun tipo di insabbiatura, e per le quali non smetteremo di urlare fino a che non vedremo qualche sentenza. Anche perchè quello che viene fatto passare per un atto dovuto - excusatio non petita - non venga a configurarsi come l'unico fine di quella spesa folle.

Noi usciamo in lacrime, amareggiati e colpiti nel profondo da questa vicenda, ma non certamente umiliati e dimessi: che tutti sappiano che non esiste niente di peggio di un guerriero ferito, e per di più con la memoria molto lunga.

Liaigh