Grazie Basaglia

Forse dovremo ringraziare il tanto vituperato Franco Basaglia se ogni domenica ci divertiamo. Già, è lui ad aver chiuso i manicomi, permettendoci di vedere in campo la squadra più pazza che ci sia. Io dico, va bene che da quando c’è Gasperini assaporiamo un calcio al quale non eravamo più abituati, e si gioca come in paradiso, ma anche con questo allenatore abbiamo visto squadre più equilibrate. Senza andare tanto lontano: quella dell'anno scorso. Obiezione: c’erano Milito, Thiago Motta e Ferrari. D’accordo, ma non è che in questa ci siano Sava, Boscolo, Auteri e Mengo.

Eppure, la squadra più pazza del mondo, è riuscita a piallare il Bologna due settimane fa, eppure prendere quattro pappine. Sconfitti dopo aver dominato. Con il Cagliari il bis: quattro legni, tre miracoli di Marchetti, cinque gol. Roba da rimandarli sull’isola storditi e con il pallottoliere, per contare tutte le pere. Invece, fin quasi all’ultimo sugli spalti non passava uno spillo: perché in campo c’erano docenti nell’arte di distruggere ciò che con fatica si è costruito; tutti hanno seguito un master post laurea tenuto direttamente da Penelope.

Mica è roba degli ultimi tempi: ricordate con il Lille da 2-0 a 2-2 senza passare dal via, fino a un provvidenziale – e poi vano – 3-2 di Sculli? È una stagione così, abbiamo la squadra più pazza del mondo. Però non ci si annoia mai. Anzi: ci si diverte. Solo una cosa: le coronarie. Non è possibile mandare questa squadra in psicoterapia per salvare i fragili cuori dei suoi tifosi ?

Però, ora mi sovviene che c’è stata in effetti una partita dove abbiamo vinto facile, senza patemi, anche quest’anno. Con un dominio totale e indiscusso, tipo una partitella del giovedì. Se non sbaglio allora segnarono Milanetto, Rossi e Palladino, ma il risultato poteva essere ben più netto. D’accordo, facciamo un patto: lasciateci questa squadra di matti vietata ai cardiopatici, ma almeno quella partita deve andare sempre come allora. Sculacciarli come bambini e mandare a casa il Baciccia.

 

 Genoa, 14 Marzo 2010

Guigneberth