A remi

Il campionato che sta facendo il Genoa quest'anno è molto simile a quello dell'anno scorso: partiti come una corazzata, abbiamo veleggiato tranquilli al comando per trovarci ora a remare faticosamente nelle acque in procella. Rispetto all'anno scorso però la partita di oggi può segnare una svolta, se non nel gioco - inesistente, ma non è una sorpresa per come si è messa - almeno nel risultato: quel 3-3 che l'anno scorso arrivò col Cesena oggi non è arrivato. A questo punto è evidente che il gioco conta meno di zero, e solo la forza dei nervi può consentire di vedere il cammino punto dopo punto, non solo per noi ma, a quanto pare, per tutti. Così succede che la partita che doveva vedere il sorpasso e addirittura la fuga dello spezia diventa ora una partita la cui inerzia psicologica cambia di parte. Così è il calcio, nel bello e nel brutto.

A remi dicevamo: la squadra è sempre stata monca in alcuni ruoli, e ora viene a mancare l'apporto del miglior giocatore dell'intera stagione, quel Coppola fondamentale protagonista dell'imbattibilità di una difesa prima imperforabile e ora quasi colabrodo; tuttavia la squadra è ferita ma viva, lotta e, per l'appunto, rema. Questo basta per tenersi a galla, e forse per vedere almeno una vittoria meno sofferta allorquando - se mai sarà, e il calendario non ci aiuta di sicuro - la tensione sarà meno palpabile: non dimentichiamoci che, ormai non è più un segreto, il patrimonio di punti è stato volutamente dilapidato per allontanare un allenatore reo di dare l'ostracismo a un giocatore che chissà mai se e quando vedremo in campo - speriamo al più presto e con tanta voglia di dimostrare qualcosa - e questo non può non generare tensioni nei protagonisti che si sono assunti così tanta responsabilità.

E già che parliamo di tensioni, vogliamo dire qualcosa a proposito di quello striscioncino vigliaccamente anonimo apparso in gradinata nord ? Voliamo, voliamo.........:-) E' molto curioso che chi dice, parlando della società, che Preziosi doveva contestare il sistema quando le cose andavano bene e non solo quando hanno cominciato ad andare male,  taccia per tre mesi, zittito dal popolo, per poi puntualmente riesumarsi alle prime difficoltà della società e della squadra. Premesso che chi ha messo quello striscione sicuramente non avrà problemi di carburante per i prossimi due anni - chi ha orecchie per intendere intenda - speriamo che possano utilizzare l'auto così ben rifornita per lunghe gite domenicali ovunque tranne dove gioca il Grifone; se loro non possono fare a meno di 30 denari, un popolo in marcia può fare a meno di 30 cialtroni: quando il mito della Gradinata Nord è nato i megafoni nemmeno esistevano.

Genoa, 26 Marzo 2006

Liaigh