Adeguarsi  

di Cecco Angiolieri

Signori, questa è la serie C, e vediamo di adeguarci.

Lo so che qualcuno vorrebbe prendere il primo volo (magari anche pindarico) e allontanarsi da qui, ma questa è la realtà, ed evadere, sia pure con la sola fantasia o il desiderio è inutile, oltre che essere illecito e comportare molti punti di penalizzazione .

Oggi era assente Rimoldi, mentre entrava in squadra per la prima volta Grabbi (le due precedenti entrate a 10 minuti dalla fine non contano) mentre si affacciava timidamente sul palcoscenico Lamacchi. Zaniolo infortunato ad una spalla entrava solo nel secondo tempo, per uscire dopo circa mezz’ora visibilmente provato, la sua entrata – uscita serviva poco, alla squadra, ma rendeva molto bene l’idea della disperazione in cui doveva essere caduto Vavassori, che oltre a trovarsi una squadra i cui giocatori si conoscono così poco che quando arrivano in campo si stringono la mano e si danno del lei, deve fare i conti con una sorta di Lazzaretto.

E come se non bastasse, sembrano ora avanzarsi quei problemi di tenuta atletica che forse la forza nervosa dei giocatori, forse la sagacia tattica del Vava avevano sin d’ora tenuti nascosti, ma che non possono non riaffiorare vista l’inesistente preparazione estiva.

Se si dovesse guardare freddamente e razionalmente le condizioni nelle quali è nata e poi cresciuta questa strada, il percorso sino ad oggi percorso, ha un qualchè di miracoloso.

Ma nelle immense sventure che hanno colpito il Grifo in questo annus horribilis, quasi nessuno sembra averlo notato, questo piccolo – grande miracolo, così come non sembra aver notato un allenatore che in condizioni davvero proibitive sta dando il meglio di sè: ma a questo punto non so sinceramente dirvi se questo è un bene o un male.

Così come non so dirvi se è un bene o un male che molta gente non si accorga che se Preziosi avesse fatto volontariamente l’anno scorso fatto ciò che quest’anno ha fatto per costrizione degli eventi, e cioè affidare squadra e gestione campagna acquisti ad un valido tecnico, il nostro oggi avrebbe potuto essere molto ma molto diverso da quello che è, e lui si sarebbe certamente risparmiati tanti dolori e guai.

Se fossi un ottimista penserei che gli errori hanno sempre l’importantissima funzione di insegnare a non commetterli più, da pessimista mi limito solo a sperarlo, e tutto sommato è già molto.

In quest’ottica, la disastrosa prestazione di Sinigaglia, l’evidenza delle carenze in attacco, la mancanza di un punta vera di ruolo, potrebbe persino avere un ruolo secondario, perchè la squadra e lo staff tecnico potrebbero trovare le risorse per superare questi problemi.

La cosa veramente importante, invece, mi pare la presa di coscienza che la via da seguire è quella di che quest’anno è stata seguita quasi per caso e per pura necessità: affidare la squadra ad un valido allenatore e la società ad un valido direttore sportivo, e poi lasciarli lavorare...

Ed è anche per questo che spero tanto che questo percorso, apparentemente inizialmente impossibile, continui e progredisca: migliori saranno i risultati che conseguiremo nel prossimo futuro, migliori appariranno le possibilità che le lezione sia recepita.

In altre parole si spera che la squadra vada bene oggi, per correre più forte domani.

E in fondo quella traversa a dieci minuti dalla fine sembra quasi essere la dimostrazione dell’esistenza della Provvidenza Divina.

 Cecco Angiolieri