A che gioco giochiamo ?

A Genova, si sa, il mugugno è di casa. E forse anche una radicata tentazione di autoflagellarsi, alla tafazzi, alberga sotto la lanterna (però sempre verso levante, che verso ponente spesso non è così).

Però ora si esagera.

Il processo al Genoa è nato a Genova (Lari), a Genova si è chiuso con un enorme presa per il culo (Vigotti). Ora, davanti all'ennesimo giallo di questa infinita estate, in piccolo una copia della stessa doccia scozzese di Giugno, solo i giornali genovesi ostentano cotanta sicurezza nel pregiudicare il Genoa, preconizzando - e quindi rendendo più difficile qualunque difesa - la sconfitta a tavolino. Il Secolo addirittura espone più articoli su Ghomsi, spesso ripetuti, che su un aspetto tecnico di una squadra che, in fondo, ha saputo cancellare quei timori che, dopo quest'estate atroce, attanagliavano noi genoani.

I giornali nazionali, e lo stesso Resto del Carlino, usano termini assai più elastici, e abbondano di formule dubitative. Sul sito ufficiale del Ravenna c'è nulla. Le possibilità di difesa esistono, e concrete.

Forse che a Genova c'è più gusto a mestare nel torbido ? Forse che passa in secondo piano scrivere che la squadra vista ieri, con notevoli margini di miglioramento, questo campionato può vincerlo anche con nove punti di ritardo ?

Liaigh