Al Dott. Nicola Canal

"Contano solo i numeri". E' stata questa Sua frase ad attirare la mia attenzione su "Il Secolo XIX" di oggi, 27 marzo 2003. Le confesso che mi ha particolarmente colpito, e - lo ammetto senza difficoltà - non favorevolmente.
Ho poca esperienza delle cose del mondo, ma a sufficienza per aver capito che non c'è nulla di più ingannevole, da un lato, e privo di respiro, dall'altro, che non i numeri, al di fuori della matematica pura.
In un memorabile libro di Salvatore Satta (Il Giorno del Giudizio) che sarebbe buona cosa leggere, magari tra un piano di ammortamento e l'altro (mi verrebbe da dire "invece", ma sarebbe la mia vena inutilmente sarcastica a prevalere, e ciò non sarebbe bello), si dice che un uomo ha una misura sola: la quantità e qualità delle persone che partecipano al suo funerale.
Solo sul valore di questo numero mi sento di essere d'accordo con Lei.
Poi, Le confesso, mi sfiora un pensiero: la storia dell'Uomo ha salvato dall'oblio medici e scienziati, qualche politico, molti guerrieri e non pochi criminali.
Nessun commercialista presidente di società di calcio.
Me ne faccio agevolmente una ragione

Principe Myskin