Vi vogliamo così

 

La settimana scorsa ho scritto che il Genoa, pur vincente, non mi divertiva più. Ora sono qui a scrivere che, pur avendo perso, ieri sera mi sono divertito: finalmente, verrebbe da dire, abbiamo rivisto il nostro Genoa, quello Gasperiniano, arrembante, aggressivo a tutto campo, grintoso e cattivo, e anche un po' sfigato, come negli anni scorsi è quasi sempre capitato con le grandi, contro le quali abbiamo raccolto sempre tanti applausi e pochi punti. In verità l'anno scorso abbiamo raccolto anche tanti palloni in fondo al sacco, quest'anno per ora, con le milanesi, sono venute due sconfitte evitabilissime ed entrambe dovute ad errori del portiere. Eh, si, perchè ora abbiamo un problema che non pensavamo di avere: quello dell'estremo difensore. Intendiamoci: il goal preso ieri prima o poi in carriera capita a tutti, ed ai mondiali Eduardo forse era stato uno dei pochi immuni a quell'errore di valutazione della direzione. Il problema è che segue altre incertezze, nessuna gravissima, ma se tre indizi fanno una prova, io personalmente la mia tranquillità, quando il pallone vaga per la nostra area, non ce l'ho più; e la cosa più grave è che non sembrano averla nemmeno i nostri difensori, a volte sorpresi a sparacchiare palle in tribuna. Che fare ? Escludendo, si spera, l'ipotesi Scarpi, o si continua con lui dandogli tutta la fiducia e l'affetto possibile, oppure, se dovesse emergere che Eduardo deve ancora imparare i fondamentali da Spinelli, ecco, allora io preferirei che a fare musse del genere, d'inesperienza, fosse un ragazzino di quasi 18 anni come Perin: Buffon ha esordito in serie A nel Parma a 17 anni; se hai i numeri e la faccia è buona ("Aho, stamo a fa' l'airone cinerino", battuta pronunciata davanti all'intervistatore che si complimentava per la finale Primavera vinta, denota una discreta faccia di tolla) puoi farcela. Anche Muslera, a cui assomiglia molto, ha esordito in Argentina a 18 anni e nella Lazio a 21.

Tornando alla gara di ieri, vorrei anche un po' parlare di questa squadra di campioni che tremare il mondo fa, e che ieri ha dovuto rubare una vittoria con due tiri in porta e tante sceneggiate, con palloni buttati in tribuna, con difensori aggiunti al posto degli attaccanti, con simulazioni plateali e con la compiacenza di un arbitro che magari non avrà influito sul risultato, ma che se l'intervento subito da Chico ad opera di Santon fosse stato a parti invertite non ci avrebbe certamente fatto finire la gara in dieci. E in tutta questa po' po' di figura (di merda, appunto) due giocatori che ho sempre reputato dei campioni, parlo di Maicon e Zanetti, non trovavano di meglio da fare che irridere platealmente il pubblico, bellamente ignorati dalla terna arbitrale, per una di quelle situazioni che, a mio parere, dovrebbero essere oggetto di sanzione, e magari di attenzioni da prova tv, ben più di altre che invece vengono punite con draconiana precisione, come il petto scoperto.

Bene tutti, allora; l'importante è andare avanti così e dimostrare, fin da Palermo, che certe gare si possono ora giocare con continuità, e magari non solo contro squadre con cui si può giocare a mente sgombra come l'Inter.

 

Genoa, 29 Ottobre 2010

 

Liaigh