Tenere duro

 

Il Genoa quest'anno non può certo ritenersi fortunato. Una catena di infortuni decisamente superiore alla media, qualche scelta dimostratasi poi sbagliata in sede di calciomercato e la bilancia delle decisioni arbitrali che pende decisamente verso il credito. Eppure siamo lì, a galla. Nonostante la burrasca, che ha tolto a Gasperini le possibilità di variare la squadra in corsa come faceva l'anno scorso, oltre ad una certa tranquillità e serenità d'animo non solo del mister. Gli infortuni poi, fateci caso, sono stati particolarmente sfigati: due lungodegenti da sei mesi, e poi reparti che sparivano completamente: prima tutta la difesa, poi il centrocampo (e vabbè, ci voleva poco, sono 3), ora quasi l'intero attacco.

Difficile fare di più in queste condizioni, perchè segnare un goal diventa una chimera, quando non hai incampo, come stasera, nessun giocatore che ti possa garantire fantasia ed imprevedibilità in attacco fin dall'inizio, e quindi senza nemmeno la possibilità di cambiare giocatori spremuti nel secondo tempo con altri che spesso diventavano decisivi. Si tratta davvero di un'emergenza, ma è sperabile che a breve possa rientrare: Palacio per primo, poi Palladino a fine mese e magari Jankovic in febbraio. Ora bisogna cercare in qualche modo di battere l'Atalanta, che guarda caso - si parlava di fortuna - arriva a Genova in piena ripresa, poi vedere cosa si riesce a fare a Napoli (magari senza vergognarsi a difendersi un po') e poi cercare la condizione atletica e sfruttare la freschezza e la fame dei rientranti. Bisogna tenere duro e continuare a stare a galla per giocarsi qualcosa in primavera, se la sfiga ci abbandonerà per un po' e si ritroverà, tutti insieme, un po' di tranquillità.

Genoa, 20 Gennaio 2010

Liaigh