Allo specchio

Una premessa: il punto in trasferta è buono, perchè viene dopo una gara sempre in trasferta vinta, perchè non ti sei dannato l'anima, non hai squalificati ne' infortunati, e perchè Siena è un campo dove ha vinto solo l'Inter rubando; oltre a ciò il terreno viscido non consentiva grandi giocate palla a terra se non di curling. Abbastanza logico quindi che l'aggressività reciproca non fosse ai massimi, alla vigilia di due gare per entrambe, per motivi diversi, importanti: Inter e Catania. Però - si capiva che c'era un però vero ? - l'appetito vien mangiando, e francamente la vittoria a Siena non era cosa impossibile, oltre a tutto al cospetto della tua tifoseria in maggioranza sugli spalti. Ci siamo accontentati dell'uovo oggi, ma noi cominciamo ad aver voglia di gallina - forse a torto - e un po' il naso personalmente lo storco. La squadra sembrava guardarsi allo specchio per dire quanto siamo belli, ma senza la consueta cattiveria; certo, un goal l'avremmo anche fatto, e pure bellissimo e sotto la nostra curva (quant'acqua), ma se vuoi vincere, magari rischiando, per carità, però ne devi fare un altro.

Allo specchio sembrava anche aver impostato la gara Gasperini: lui è un grande tecnico, e sicuramente avrà avuto le sue motivazioni per invertire ostinatamente le posizioni degli esterni d'attacco esponendoli, soprattutto Mesto, a figure barbine. Mi auguro che sia diversa da quella che leggo sul Secolo, ovvero la "paura" di Zuniga, che se dobbiamo stravolgere il gioco della squadra per tenere a bada un carneade (Zuniga, non Maicon....per dire) vuol proprio dire che la giornata era di quelle nate male fin dal mattino.

In classifica nulla è cambiato, e con una gara in trasferta in meno va bene così. I punti di distacco dalla zona Europa restano sette e per la champions siamo ancora lì. Se poi gli arbitri si decidessero a renderci quanto la statistica sugli errori arbitrali ci deve allora davvero il sogno potrebbe diventare realtà.

 

Genoa, 1 Marzo 2009

Liaigh