Sotto a chi tocca

 

La giornata di oggi era foriera di grandi emozioni, dall'etere e dal campo, e le promesse sono state mantenute: a chi voleva il Genoa già sconfitto fin da oggi ha risposto la squadra con una prestazione tutto cuore, almeno dal momento in cui si sono resi conto che la maggior parte della tanta gente accorsa a Marassi voleva solo vincere. Troppo importante abbandonare ogni pur esagerata ansia, troppo gustoso abbattere Iachini e troppo bello non dare alibi ai cugini, che tanto in B ci possono andare anche da soli. Ora ci aspettano quattro gare da gustare col popcorn nel barattolo ed una da vincere assolutamente col sangue agli occhi, e vi ricordo che, per calcolo statistico, un colpaccio prima della fine ci spetterebbe di diritto, ed a Torino l'abbiamo solo sfiorato: restano Napoli e Roma, chissà che non accada.

Il derby, dicevamo: non so come arriveranno i nostri dirimpettai a quella gara, ma quello che so per certo è che troveranno un ambientino niente male. Non lo ricordo solo io lo striscione apparso in gradinata sud allorquando, sconfitti nel derby, ci apprestavamo a retrocedere mestamente in serie C, "Questo non è un arrivederci, è un addio", vero ? Peccato per loro, volevano ucciderci e invece ci hanno reso immortali, ed ora che siamo tornati è piacevolissimo stare seduti sulla sponda del fiume, a scaldarsi le ugole e ad allenarsi i gomiti. Non succede, ma se succede.........

Della gara di oggi cos'altro dire ? Abbiamo assisistito all'ennesimo scempio dei designatori arbitrali: mi dispiace doverlo ammettere, ma Brighi, di suo, sta dimostrando di essere un buon arbitro; certo che la volontà dei vertici di mettere alla prova i direttori di gara con designazioni chiaramente imbarazzanti - non è la prima volta che mandano Brighi ad arbitrare gare di squadre coinvolte nella lotta per non retrocedere come il Cesena della sua città - fa si che poi, come Brighi oggi, siano fortemente condizionati, al punto da sentirsi in dovere di far scrivere nei tabellini - carta canta - ammonizioni in serie e recuperi ingiustificati pur di non non essere attaccabili. Questo tipo di pressione psicologica può solo essere dannosa per la regolarità del campionato, ma lassù sembrano infischiarsene.

 

Genoa, 17 Aprile 2011

(Genoa - Brescia 3 a 0)

Liaigh