Come Rocky

La gara di oggi è stata una gara da grande squadra. Veni vidi vici, come avrebbe detto Giulio Cesare, tanto facilmente è arrivata. Non era facile espugnare il San Paolo, pur presidiato da una squadra in chiara crisi di identità, ma comunque a secco da troppe gare ed a ranghi completi. Eppure il Genoa lo ha fatto proprio come ha voluto. A me ha ricordato molto il film Rocky, quando Poly dall'angolo urla "ora, ora" e Silvester stende il russo con una serie di colpi impressionanti. Gasperini ha fatto quel che fa spesso in trasferta, e non è un caso che la stragrande maggioranza dei nostri goal vengano nel secondo tempo: controllare la gara nel primo tempo, facendo affidamento su una difesa sontuosa nei titolari e nelle presunte riserve, e sparare in campo i pezzi da novanta nel secondo tempo. Vince come e quando lo decide lui, insomma.

La classifica è splendida: i punti di vantaggio sull'Europa sicura sono sette, il sogno Champion è più che mai vivo, la squadra è in grande salute, e mai come in questa squadra si può parlare di venti titolari: questo è il grande pregio di Gasperini, oltre a quello di avere in campo gente che sa far viaggiare la palla in maniere sontuosa. Una citazione particolare per Criscito e Thiago Motta, migliori in campo (una critica a Sky, pur nell'apprezzamento della gara di Jankovic: non chiamiamolo "uomo partita sky", chiamiamolo "marcatore sky" che facciamo prima, visto che viene sempre nominato l'autore del goal risolutore), ma grandissimi anche il solito Ferrari, Socratis e Bocchetti, in netta ripresa il Principe e stupendi tutti gli altri, con le mie solite riserve nei confronti di Palladino, che pure se le gare durassero 15 minuti sarebbe da nazionale.

Devo una citazione particolare ad Orsato: direzione impeccabile, soprattutto nella gestione intelligente dei cartellini. Con il metro di misura usuale della maggioranza dei direttori di gara italiani il primo tempo sarebbe finito con 4-5 ammoniti, invece ne abbiamo visto uno solo e giustificatissimo. Imparassero da questa gara altri direttori in giallo, che lo spettacolo non devono farlo loro.

 

Genoa, 22 Febbraio 2009

Liaigh