Nuovi (e vecchi) isterismi

In questi anni ne abbiamo viste di tutti i colori; la serie A conquistata due anni orsono ci è stata rubata con scasso, dopo un finale di campionato allucinante; il ritorno in serie B, che a un certo punto sembrava una formalità, si è complicato dannatamente nella seconda parte del campionato, fino a portarci a quelle sfide da rianimazione con Salernitana e Monza. Forse siamo stanchi e provati da tutto questo, o forse semplicemente ci crogioliamo nella sofferenza perchè ormai non conosciamo altro elemento. Altra spiegazione ai mugugni isterici che ho sentito oggi allo stadio non v'è. Incredibile che si parli di partita rubacchiata, di sofferenza intollerabile, di Genoa non bello ma cinico dopo una partita durante la quale, a parte un po' di possesso di palla a centrocampo, la squadra avversaria - peraltro non proprio col sangue agli occhi - mai si è resa realmente pericolosa, e le uniche reali occasioni per rimpinguare il bottino all'inglese sono state solo le nostre. Chi segue il calcio da tanti anni non poteva non capire, se non col terrore ad appannarne il raziocinio, che le difficoltà, con una squadra così stravolta e priva dell'unico elemento veramente insostituibile là in mezzo, ci sarebbero state; ma era altrettanto evidente che mai, dopo il bel goal di Carobbio, la vittoria sarebbe stata realmente in discussione. Le motivazioni delle avversarie, da qui alla fine, faranno la differenza. La giornata non è stata completamente positiva: la vittoria del Napoli, non neghiamocelo, ci ha un po' deluso, e gli altri risultati non sono stati completamente favorevoli, se non nell'allungare quel solco tra le prime tre e le altre. I nostri punti di distacco sulla quarta in questo momento sono sette, e giova ricordare che con dieci i play off non si disputerebbero nemmeno (anche se è vero che paradossalmente verso la fine del campionato i confronti diretti tra papabili potrebbero essere orientati al lanciarne una oltre quella soglia, sempre che riescano a decidere quale...). La corsa va fatta comunque anche in questo senso, da parte nostra. La media inglese invece è peggiorata, perchè, come scrivevo nell'ultimo pezzo, è vero che abbiamo più partite in casa, ma è anche vero che in casa la media inglese può solo peggiorare, mentre è in trasferta che si può far crescere. Vedi Napoli oggi, nei confronti del quale, pur vincendo, abbiamo perso due punti. Le motivazioni dicevamo: bisogna vivere alla giornata, e valutare le condizioni piscologiche delle varie squadre che si affronteranno di volta in volta, perchè squadre tranquille oggi possono non esserlo più domani e viceversa. In quest'ottica, a mo' d'esempio, se il Frosinone oggi non avesse fatto risultato con la Triestina sarebbe stato meglio, mentre la vittoria del Brescia a Piacenza vale tanto oro quanto pesa Cosmi.  Viviamo quindi questo finale di campionato alla giornata, ma consci di avere una squadra che ha dimostrato fin qui di essere più forte delle altre, e comunque dall'alto di quei due/sette punti che al momento fanno si che isterici e preoccupati debbano essere gli altri, e non noi.

 

Genoa, 18 Aprile 2007

Liaigh