Il calcio è intoccabile ?

E' mai possibile che il regolamento del calcio viva da cent'anni praticamente immodificato ? Tutti gli sport si sono adeguati ai tempi, ai miglioramenti delle performance degli atleti, all'interesse del pubblico, anche, perchè no, all'interesse degli sponsor, che in fondo tutto muovono. Il calcio no, resta puro come acqua di roccia. Il rugby, la cui ritualità è indiscutibilmente elevata, ha introdotto il TMO, l'addetto alla moviola, un arbitro che deve decidere se la meta è regolare oppure no, e lo fa valutando immagini televisive da più angolazioni; tutti i cronometraggi di gare di velocità, dalle piscine alle piste di atletica a quelle di sci, sono affidati a sensori elettronici e non più a cronometri manuali. Persino Wimbledon, il sacrario del tennis, è stato violato dall'elettronica: laddove già i giudici, tra giudice di gara, di linea, di piede e di rete, sono 11, è stata introdotta la tecnologia dell'occhio di falco, strumento elettronico che, sulla base delle immagini fotografiche, elabora il reale punto d'impatto della pallina: ogni giocatore ha diritto ad un certo numero di chiamate per contestare i giudici, e se ha ragione conserva intatta la sua dotazione di chiamate, oltre a riprendersi il punto.

Perchè allora nel calcio non si può introdurre qualcosa del genere, visto che a tutti i livelli e in tutto il mondo gli arbitri, forse a causa della eccessiva velocizzazione del gioco, stanno mostrando la corda sempre di più ? Proviamo a vedere cosa si potrebbe davvero fare, per migliorare lo spettacolo ed anche per impedire le aberrazioni che, almeno in Italia, stanno portando il gioco in balia dei furbetti e degli sleali.

1) INTRODUZIONE DELLA MOVIOLA : il quarto uomo ha a disposizione il mezzo elettronico, e può usarlo per verificare le decisioni arbitrali su specifica richiesta del capitano della squadra; ogni squadra ha a disposizione una chiamata a gara, che mantiene in caso di reclamo accolto, una in più in caso di tempi supplementari. Ogni chiamata comporta automaticamente un minuto di recupero a fine gara. Per restare a tempi recenti episodi come il rigore di Del Piero, la mano dentro la porta del parmense, il fuorigioco del Bayern non esisterebbero più, e anche il chip nel pallone per sapere se è dentro o fuori diverrebbe inutile. Ovvio che con una chiamata sola a disposizione (ma potrebbero anche essere due senza alcun danno, come i time out di altri sport) non si assisterebbe a continue interruzioni per vedere la tv, come qualcuno paventa.

2) STOP AL GIOCATORE INFORTUNATO : quando si interrompe il gioco per soccorrere un giocatore, se entra la barella, il giocatore già ora deve comunque uscire dal campo e rientrare dal centro. La modifica è semplice: quando la squadra dell'infortunato chiederà di fermare il gioco per il giocatore a terra (e quindi non per i soccorsi fuori dal campo o ad azione finita e gioco fermo o per la decisione dell'arbitro), l'infortunato non potrà rientrare in campo se non dopo 10 minuti di gioco (quindi escluso il tempo che resta a terra in campo a gioco fermo), che in fondo è il tempo necessario perchè un medico possa curarlo adeguatamente, se davvero si è fatto male. Ovviamente in caso di sostituzione il sostituto può entrare subito. Dieci minuti in inferiorità numerica non sono tanti ma nemmeno pochi, vedreste che ci si penserebbe parecchio prima di simulare e chiedere/pretendere di allontanare il pallone. Oltre a tutto, non inficiando in alcun modo il regolamento tecnico, questa modifica potrebbe anche essere adottata solo dalla FIGC.

Sono in fondo due modifiche semplici, sicuramente adottabili anche solo in Italia: in due mosse si risolverebbe gran parte dei problemi che tutte le domeniche fanno parlare gli opinionisti di millimetri e non di gesti tecnici, e forse anche la sopportazione del tifoso, davanti al mezzo tecnico, sarebbe più elevata, e ciò contribuirebbe a ricostruire la fiducia nelle istituzioni che ormai, insieme alla cultura sportiva, è andata perduta da anni.

 

Poi ho da tempo in testa un'idea, sicuramente meno urgente, ma sulla quale in toto o in parte si potrebbe lavorare, e che richiederebbe una revisione del regolamento e quindi una decisione a livello più elevato di FIFA, ma che a mio parere gioverebbe sicuramente allo spettacolo ed alla regolarità del campionato:

3) ESPULSIONI TEMPORANEE : le ammonizioni attuali, di cui se ci pensate bene gode non tanto la squadra che ha subito il danno, ma la squadra che gioca col reo la domenica dopo, dovrebbero diventare delle espulsioni temporanee, di 20 minuti. Alla seconda espulsione temporanea vi è espulsione definitiva. Le espulsioni dirette andrebbero poi limitate ad episodi decisamente gravi di violenza nei confronti di avversari  (Zidane, per intenderci). Oltre al miglioramento suddetto, sarebbe più difficile per un giocatore appena sanzionato col giallo prendersi una seconda ammonizione. Ovviamente se l'espulso temporaneamente viene sostituito anche il subentrante non può entrare prima di 20 minuti. Questa regola è la norma nella pallanuoto, nel rugby, nell'hockey, da sempre, e si sono sviluppate nel tempo tecniche e tattiche di gioco ad uomo in più ed a uomo in meno: oltre a tutto porterebbe anche una interessante novità, con la spettacolarità dell'inferiorità numerica (un goal a uomo in meno rende le gare memorabili) senza aver compromesso del tutto certe gare. Oltre a ciò il meccanismo della squalifica di un turno dopo 4 cartellini gialli potrebbe restare immutato, ma si potrebbe introdurre la scelta della società sulla gara, nelle successive due o tre, da saltare: questo limiterebbe lo stress delle rose, anche in funzione dei sempre più numerosi infortuni, e farebbe anche scomparire il sospetto (provato dai fatti, peraltro) che un fischietto possa picchiare duro col giallo anche per favorire l'avversaria della domenica dopo.

Se vi piace e vi stimola, parliamone; e se poi si riuscisse a portare la discussione anche fuori dal web, perchè non provarci ?

 

Genoa, 19 Febbraio 2010

Liaigh