Il mio pallore

Lo confesso, sono ancora pallido. Perché, come ha ricordato Mazzarri, se la sua squadra avesse realizzato le due occasioni che ha avuto a inizio partita, avremmo assistito a una gara diversa. Non c'è dubbio, come avremmo assistito a una gara diversa a Bologna se sullo 0-0 Jankovic non si fosse divorato un gol fatto, o con la Lazio - prima della rete di Zarate - sotto porta non ci fossimo divorati l'impossibile. Ma, tant'è, il Professore ci ha insegnato che nel calcio i se e i ma non contano. Tuttavia, mi piace sottolineare lo spirito ruspante - da Genoa - con il quale la squadra è scesa in campo: cuore e tecnica, un'abbinata che in passato raramente siamo riusciti a scorgere, ma da qualche tempo a questa parte vediamo con sempre maggiore frequenza. Così siamo riusciti a (stra)vincere pur giocando in 11 contro 12, poi 10 contro 12, poi 9 contro 11, e infine 8 contro 11, giacché Milito nel finale era in campo per onor di firma a causa dei crampi (e ha segnato l'ultimo gol non reggendosi in piedi). Come dite? Morganti non aveva la maglia blucerchiata? Un dettaglio trascurabile, dato l'atteggiamento che ha tenuto. Adesso però non bisogna commettere l'errore fatto dopo la vittoria sulla Juve: lasciarsi inconsciamente prendere da un senso di appagamento. Rischierebbe di privarci della ciliegina sulla torta di una stagione memorabile. Perché la fortuna (eufemismo) della Fiorentina prima o poi dovrà girare, e bisogna essere pronti a cogliere un loro mezzo passo falso per riprendersi il quarto posto che porta nell'Europa vera. Con una difficoltà in più: fossi un bookmaker non accetterei scommesse sul successo viola tra due settimane contro la Sampdoria. Si va a Bergamo, con una squadra storicamente scorbutica, senza Ferrari e Thiago Motta, mentre la Fiorentina gioca a Catania contro una squadra ormai salva. Il calendario è favorevole ai gigliati, però sono persuaso che occorra crederci fino all'ultimo. E poi, come ho già detto in passato, dopo un campionato così comunque vada sarà un successo.

Genoa, 4 Maggio 2009

Guigneberth