Grazie Gasp, ma va bene così

 

Nemmeno il tempo di commentare una gara, bruttina in verità, e non all'altezza dell'ultima che evidentemente aveva in se motivazioni particolari che altrimenti non si trovano, e ci ritroviamo proiettati nell'iperspazio che credevamo di non dover più affrontare, convinti come eravamo che l'allenatore più longevo della serie A da molti anni a questa parte fosse avviato seriamente a quel traguardo inglese che solo il buon Ferguson ha raccolto. Cinque anni, per il calcio italiano sono un enormità, e noi li abbiamo vissuti godendo come pazzi nel vedere una squadra che giocava a memoria un grande calcio, che raramente sbagliava due gare consecutive, che sapeva imporsi in trasferta come nemmeno il genoano più ottimista avrebbe potuto sperare. Tutto questo, fino a ieri, lo dobbiamo a Giampiero Gasperini, uno dei tre allenatori che hanno fatto la storia moderna del grifone, insieme a Scoglio e Bagnoli (e io un posticino ad honorem lo riserverei anche a Vavassori, per lo meno con lo stesso affetto che devo a Stellini che pure un grande in assoluto non lo è mai stato); lascio a voi le classifiche, per me sono tutti sull'altare allo stesso modo. Lo dobbiamo però anche ad Enrico Preziosi, che ha tenuto duro con Gasperini per cinque anni sopportandone le bizze, le lamentele e mezzo stampa e gli ostracismi ad alcuni giocatori, oltre ad un certo presumin che ha fatto si che mai una sola volta abbia saputo dire "ho sbagliato".

Perchè è finita anche con lui, tutto sommato così improvvisamente e senza, una volta tanto, alcuna fronda nella squadra ? Con tutta probabilità perchè Gasperini, finchè ha potuto plasmare dal nulla i suoi giocatori pilastro, è stato un valore aggiunto; ma nel momento in cui è stato costretto ad "adattarsi" a far giocare in prevalenza elementi di caratura superiore calandoli nel suo gioco, ha mostrato tutti i limiti di una certa scarsa flessibilità. Quest'anno francamente la sensazione era che non riuscisse a trovare il bandolo di una matassa, mai sbrogliata ancor prima che la serie di infortuni gli desse il colpo di grazia, pur avendo avuto a disposizione la rosa intera fin dall'inizio del ritiro. Aver schierato Rafinha in tutti i ruoli tranne il suo, aver spesso lasciato fuori Veloso che doveva solo giocare per trovare la condizione ottimale, aver escluso Zuculini parlandone anche male alla stampa, aver lasciato solo come un orfanello là davanti Toni a prendere più botte dell'orso, ha sicuramente significato, per Preziosi, una indiretta bocciatura di una campagna acquisti che pure, a parole, aveva inizialmente avallato con entusiasmo. Un allenatore, ed è stato il caso di Gasperini, può in effetti costituire un valore aggiunto se riesce a plasmare una squadra dal nulla, con giocatori motivati a seguirlo in tutto e consapevoli di dovere tutte le loro fortune ad un modulo e a una posizione in campo; in situazioni diverse però, quando i giocatori sono buoni ed hanno poca necessità, o voglia, di imparare, qualunque allenatore non può incidere per più del dieci o quindici per cento, e prevalentemente come motivatore. Può però incidere negativamente, ed in maniera anche rilevante, se insiste nel voler adattare i giocatori al suo credo, ed è esattamente quello che è successo a Gasperini: già ha avuto difficoltà fin dall'inizio, ma quando poi hanno ricominciato i soliti infortuni e si è trovato in ulteriore emergenza, anzichè dirottare su un saggio "OK, cambio modulo" ha preferito dire "OK, ci metto Rossi", che non è esattamente la stessa cosa. L'aver invece a volte cambiato modulo in corsa, e spesso più e più volte nella stessa gara, non ha fatto altro che confondere ulteriormente le idee ai giovani e demotivare gli esperti, con la netta sensazione che al posto della consueta e nota organizzazione di gioco predominasse il chaos più totale.

Cosa trova Ballardini ? Trova un ambiente credo ancora compatto, sicuramente motivato a far bene, da cui poter tirare fuori qualcosa di buono. Deve fare cose semplici, e magari stimolare chi fino ad ora è stato impiegato meno e male a tirare fuori l'orgoglio. Niente di più, come niente di più deve fare un allenatore che ha a disposizione ragazzi mediamente di buono/ottimo livello.

 

Genoa, 10 Novembre 2010

 

Liaigh