Si può far meglio

Non una gran partita, bisogna ammetterlo. Tre punti d'oro, vista la strana connotazione della classifica del campionato italiano e le pressioni a cui, in base a questa, vengono sottoposte le squadre dai media, ma poco altro di buono. Analizziamo quanto abbiamo visto fin qui in questo segmento di campionato, e partiamo dalla difesa: sicuramente è il reparto più assestato, e non a caso non cambia da diverse gare. Dainelli si sta confermando, se sano, un ottimo centrale; di Ranocchia sapevamo già tutto; la vera sorpresa, positiva, è Chico. Molto meglio in fase difensiva rispetto al Papa, se la cava egregiamente anche in avanti, e sta rivelando piedi da centrocampista e migliora di gara in gara.

Le note dolenti vengono, in parte come l'anno scorso, dal centrocampo: Milanetto sembra essere arrivato al capolinea, almeno come titolare, e Veloso, che lo deve sostituire, ha stentato un po' a calarsi nel gioco e quando ha cominciato a farlo ha preso una brutta botta ed è uscito. Kharja, che potrebbe essere riserva di entrambi, si è rotto pure lui, e fino ad ora è stato costretto ad alternare brutte figure in un ruolo non suo, perchè, a centrocampo, nonostante il sontuoso mercato, manca ancora la reincarnazione di Juric. Avrebbe dovuto esserlo Zuculini, ma sta dimostrando una foga eccessiva che va incanalata nei giusti binari prima che possa essere lasciato libero di dimostrare di essere quello che probabilmente è, un ottimo rubapalloni con dei discreti piedi e una ottima visione di gioco; altro non v'è, perchè sia Rossi che Rafinha sono due ripieghi, e per di più al secondo viene tolta quella continuità che invece gli servirebbe come il pane per esibirsi al meglio nella zona di sua pertinenza, la fascia destra. Non basta quindi un Criscito sempre monumentale per assestare il reparto che, come l'anno scorso, si porta dietro un evidente problema di impostazione nella carenza di un incontrista.

Veniamo all'attacco: Toni non si discute, come impegno e, contrariamente a quanto qualcuno temeva, anche come tenuta fisica. Con la gara di oggi abbiamo segnato 9 goal in gare ufficiali e lui ne ha fatti 4 e fatti fare 3: solo in quello di Destro col Bari e in quello di Rossi oggi non ha messo lo zampino. Potrebbe fare di più, se avesse attorno delle punte più incisive, che però non ci sono: un po' per questione di forma e di infortuni, ed un po' perchè, rispetto agli anni scorsi, ancora più frenati nell'attaccare da compiti di copertura legati alla carenza di cui parlavo poc'anzi (la famosa coperta corta). Fatto sta che quando Toni, con tre uomini addosso, mette giù la palla e la difende, poi non trova nessuno a cui darla. In poche parole, lui la squadra la farebbe anche salire, ma è la squadra che non sale come dovrebbe. Il parco attaccanti è vasto, e pur decimato dagli infortuni offre sempre più di un'alternativa, ma nessuna fino ad ora ha convinto appieno: Rudolf è bravino ma un po' casinista, Destro non è male, ma non è una prima punta, e comunque dovrebbe giocare di più, magari come esterno; Palladino è di cristallo e non riesce a trovare una forma apprezzabile, e per un giocatore che fa della giocata estrosa la sua specialità, essere fuori forma significa giocare in dieci; Palacio è sicuramente quello che ha fatto meglio, e su di lui personalmente ripongo tante speranze al momento del rientro, ma ora è rotto. Mesto, pur adattato al ruolo, resta una garanzia, ed il suo lo fa sempre, ma non è una punta, anche se poi segna parecchio. Sculli, che dopo un inizio imbarazzante dovuto alle distrazioni meneghine in fase di preparazione stava rientrando nei ranghi, lo rivedremo a Gennaio. Fino ad ora quindi il reparto non ha convinto, e forse Gasperini qui potrebbe cercare di lavorare per trovare qualche rimedio praticabile, mentre alla carenza dell'incontrista, se non sedando psicologicamente Zuculini, per ora non può ovviare. Quale rimedio ? Non sta a me dirlo: schieramento, tattica, posizione in campo. Veda lui, io mi fido. Però mi piacerebbe ritrovare il Genoa che mi divertiva.

 

Genoa, 25 Ottobre 2010

Liaigh