Il derby non si gioca..

...si vince !

Già, proprio così. Il peggior Genoa degli ultimi due anni basta e avanza per ottenere la prima vittoria in trasferta, alla prima occasione contro una squadra - finalmente dopo tante grandi - di bassa classifica. Partita bruttissima dicevamo, dominata da una tensione eccessiva causata da chi, consapevole della propria inferiorità, ha cercato negli ultimi giorni di metterla sulla rissa verbale prima ancora che fisica. E alla rissa fisica - incredibile la mancata ammonizione di Gastaldello per la gomitata al primo minuto a Diego - non potevano  certo tirarsi indietro i nostri, interpretando una gara maschia il giusto anche con avversari "caricati a pallettoni" e abili anche con i pugni (vero Del Vecchio ?). Difficile quindi, in quelle condizioni, giocare al calcio; più facile cercare di distruggere ed annullarsi a vicenda, unica arma a disposizione di un avversario dimostratosi di una pochezza tecnica impressionante. Evidente quindi che l'unico modo per sbloccarla fosse il colpo di un singolo: Diego ha fatto goal, quell'altro no. Meglio pallidi che trasparenti, verrebbe da dire. Il buon Mazzarri si è comportato questa volta da signore, sostenendo il legittimo paragone con la sua vittoria dell'anno scorso: peccato però che all'epoca le sue parole fossero state di tenore diverso.

La classifica sprizza gioia da tutte le righe, e a mio parere per somme di meriti e demeriti potrebbe essere anche migliore: il campionato però, fin qui molto equilibrato, si sta incanalando verso i binari previsti. La Roma, a cui mancano i tre punti di una facile gara interna, risalirà presto la china, bloccando quel quarto posto che al momento occupa il Napoli; e anche la corsa all'UEFA, con Napoli e Fiorentina davanti, sarà durissima da portare in fondo. Ci proveremo, se sapremo continuare così e soprattutto se là davanti, oltre a Sculli e al Principe, qualcuna delle altre punte si renderà più costante: mi riferisco soprattutto a Palladino, da cui francamente tutti ci aspettiamo qualcosa di più, soprattutto negli ultimi 20 metri.

Ora godiamoci questa prima vittoria in trasferta (*), e cerchiamo di sfruttare l'entusiasmo per continuare a sognare ed avere ragione di una squadra, l'Atalanta, di ben altro spessore rispetto a questa, ma che magari cercherà di giocare al pallone.

(*) Un piccolo inciso: da quando il "signor" ERG è alla guida della seconda squadra di Genova, la sua società mette a disposizione della tifoseria Genoana solo il minimo dovuto dei biglietti per gli ospiti, ovvero la gradinata e la gabbia (8.500 + 2.500, quindi 11.000 biglietti). Gli abbonati di delegazione sono 18.000. I biglietti già assegnati quindi sono 29.000. Se lo stadio ne tiene 37.000, quegli altri 8.000 "liberi" avrebbero dovuto essere messi *tutti* in vendita affinche chiunque potesse comprarli; così non è stato, e a giudicare dai larghi buchi in tribuna superiore e distinti, piuttosto che perderli sono stati imboscati oppure con tutta probabilità "venduti" (o regalati) per canali riservati. Ovvio che anche il Genoa si sia adeguato, e si adeguerà, a questo andazzo, ma lo spettacolo del derby a Genova meriterebbe anche di potersi contare, come è sempre stato nei secoli dei secoli.

 

Genoa, 7 Dicembre 2008

Liaigh