Dal gioco ai giocatori

 

Questo, in tutta sintesi, è quello che abbiamo visto dopo la prima gara della nuova gestione: non più il gioco spumeggiante, a folate, inebriante, aggressivo, sopra le righe che vedevamo con Gasp, però abbiamo scoperto di avere dei giocatori di classe, che messi nella condizione di fare quello che sanno hanno reso talmente palese il divario tecnico individuale nei confronti dell'avversario da renderlo a tratti imbarazzante. Veder toccare il pallone a Mimmo (e vabbè, di lui si sapeva), a Rafinha, a Veloso, a Dainelli, a Ranocchia, a Toni, anche a Rudolf è una gioia per gli occhi; se lo fanno con l'entusiasmo del loro ruolo, facendo cose normali, prima o poi verrà ancora più bello anche il gioco: sicuramente vengono più facilmente i risultati. Fateci caso, ma la gara di ieri è stata già emblematica, paragonata a quella dell'anno scorso: probabilmente l'avrebbe vinta anche Gasp, e magari avrebbe anche segnato prima. Però ieri sera, una volta segnato, dopo aver tirato tutta la gara in attacco ed aver giocato tre giorni prima, cambi normali, fuori attaccante dentro centrocampista, poi un difensore in più, palla negli angoli, qualche fallo, e la partita la chiudi, come ha fatto l'Inter, come fanno tutti, anche se loro sono campioni d'Europa; l'anno scorso, col Bologna, la gara sarebbe stata chiusa alla fine del primo tempo, e invece l'abbiamo persa. Qui sta la differenza, tra giocare sempre solo a testa bassa ed a mille, perchè devi nascondere i limiti tecnici di giocatori mediamente scarsi, ed il giocare con la consapevolezza che della palla ne fai quello che vuoi e che prima o poi una rete la infili e fartene, giocando come ieri, diventa difficile. L'altra differenza che ne deriva è che l'ingranaggio del Gasp era perfetto se tutte le rotelle giravano alla perfezione, mentre se la qualità la fai con i singoli puoi anche compensare cali di forma o giornate storte. Aggiungete poi che, col passare degli anni, gli altri allenatori - che non hanno tutti l'anello al naso - il modo di farti saltare qualche ingranaggio lo trovano, mentre il modo di riuscire a fermare un giocatore di classe come Rafinha o Veloso o Toni lo trovi solo se hai dei giocatori più forti, e non tutti ce l'hanno.

 

Genoa, 10 Novembre 2010

 

Liaigh