La chimera e la speranza

Sono passati 29 anni dal celebre “grazie rumente”, e sarei pronto a ripeterlo se non fossi invece convinto che domenica i cugini faranno di tutto per non darci una mano: ho già sentito simpatizzanti sampierdarenesi dire che questa è l’unica partita dell’anno che vorrebbero perdere, anche con un risultato rotondo. Sono già pronti gli alibi: in un caso i festeggiamenti per la Coppa Italia, nell’altro il contraccolpo per la sconfitta.

Dopo il pareggio di ieri, e soprattutto il successo della Fiorentina a Catania, il sogno diventa quasi una chimera, anche perché – in virtù degli scontri diretti – non basterebbe finire a pari punti con i viola. Recriminare sul latte versato è sciocco oltre che inutile, ma a questo punto aumentano le imprecazioni per quella rete a tempo scaduto di Mutu, per un 3-3 che sa tanto di occasionissima persa: se solo Milanetto avesse lanciato la palla nel Bisagno invece di provare a giocare e perderla, oggi saremmo a pari con i gigliati, e avremmo maggiori chance di vincere la volata finale.

Eppure, poiché sono una belina, non ho perso le speranze di un miracolo, e mi auguro che questa musica sia di buon auspicio…

 

 

Ceux sont les meilleurs equipes,
Es sind die aller besten Mannschaften, the main event.
Die Meister, die Besten, les meilleurs equipes, the champions.

Les grandes et les meilleurs!
Eine grosse stattliche Veranstaltung, the main event:
These are the men,
Sie sind die Besten,
These are the champions!

Die Meister, die Besten, les meilleurs equipes, the champions.
Die Meister, die Besten, les meilleurs equipes, the champions.

 

Genoa, 10 Maggio 2009

Guigneberth