Primo bilancio

Siamo circa ad un terzo del campionato, credo si possa cominciare a tracciare qualche timido bilancio. La classifica ci assesta, al momento, in un tranquillo centrocampo, dopo aver giocato prevalentemente con squadre che, in questa classifica, ci precedono. Tre sole sconfitte contro Milan, Inter e Juve stanno nelle previsioni; meno ci sta l'averle perse sempre, al di là del risultato, con dignità. La prima col Milan, sicuramente la peggiore, l'abbiamo abbandonata, dopo averla persa, nel momento in cui ci è stato fischiato contro un rigore che non ha scomodato nemmeno un decimo delle moviole utilizzate per Zalayeta-Buffon, ma forse ancora più clamorosamente falso, perchè nemmeno cercato da Gilardino. Negli altri casi non abbiamo mollato mai: a Torino schiacciando la Juve nella propria area per tutto un tempo, e concedendo ai gobbi due soli tiri in porta in tutta la gara; oggi, ad onta del punteggio, esprimendo spesso un gran bel gioco e procurandoci almeno 3-4 occasioni sontuose per segnare, ma soprattutto vanificando una bella prova con errori difensivi tanto casuali quanto puerili, che avrebbero potuto causare danni numerici anche maggiori pur senza modificare un guidizio positivo. Comunque abbiamo sempre visto una squadra che va in campo per vincere, e lo fa senza alcun timore reverenziale nei confronti di chicchessia, affrontando avversari marziani sempre a viso aperto; ci hanno elogiato da più parti per il gioco espresso, e, si sa, i complimenti fanno sempre piacere, specialmente se non restano in mano solo quelli. Altra notazione importante: chiunque vada in campo, l'identità della squadra non cambia; magari cambia la qualità dei singoli, e il gioco può risentirne, ma la mentalità mai. Si gioca sempre allo stesso modo, con giocatori che possono ricoprire più ruoli e lo fanno sempre perlomeno dignitosamente. Segno che la squadra è stata costruita per andare sul campo da gioco e non solo sulle pagine dei giornali estivi (ogni riferimento a fatti e personaggi realmente esistiti è puramente....voluto). Il vantaggio accumulato sulla terz'ultima è buono, ma l'importante è continuare a guardarsi indietro: leggo da più parti che nelle prossime due partite devono arrivare sei punti, ma in serie A vincere è sempre difficile per tutti; basta guardare quanti pareggi si registrano tutte le domeniche. Continuiamo a sperare nel bel gioco, i punti verranno di conseguenza, prima o dopo.

 

Genoa, 31 Ottobre 2007

Liaigh