Una questione di...bavero

Avete presente il karate ? Quando fa a botte il karateka bravino, aspirante cintura nera, impostato per compiere alla perfezione le mosse giuste, bello a vedersi, col suo kimono candido, cerca il bavero dell'avversario, kata, kumite, e........prende due pattoni micidiali che lo stendono a terra ? Questa è stata la metafora della gara di ieri. Ci è mancato il bavero. Quelli erano grandi, grossi (tanto più grossi) e incazzati (tanto più incazzati). Noi abbiamo giocato a tratti anche molto bene (nel primo tempo), ma ci hanno spazzato via con le prime due azioni che hanno fatto, magari meno belle delle nostre ma sicuramente più efficaci. Per vincere ci voleva più rabbia e meno assenze, ma soprattutto non ci voleva di fronte una squadra più forte (e questo si sapeva) e così fortemente motivata (e questo si temeva). Le assenze dicevamo: in difesa le seconde linee hanno rivelato tutti i loro limiti. De Rosa, che pure ho spesso difeso con veemenza, nelle ultime due gare ha difeso molto meno bene di quanto io abbia difeso lui. A centrocampo l'assenza di Paro pesa e peserà: speriamo in Van den Borre, ieri ingiudicabile, per far quadrare il cerchio che da qui alla fine, tra infortuni e squalifiche, rischia di diventare...ovale; e speriamo che Milanetto se la cavi con poca assenza e ne approfitti per rifiatare. In avanti Borriello vive un fisiologico periodo di appannamento: se ne fosse più conscio, e provasse a mettersi di più al servizio della squadra, non sarebbe male. In attesa di Wilson (bene con la primavera) e di un Leon che possa permeare un po' dell'egoismo di Borriello.

Comunque, sursum corda: non c'è sempre la Juve, la vittoria è solo rimandata alla prossima gara interna. O no ?

 

Genoa, 10 Marzo 2008

Liaigh