Anno nuovo....vita nuova ?

 

Da 3 mesi non leggete più nulla su queste pagine, e qualcuno se ne è civilmente lamentato, con mail e parole. Mi ha fatto piacere, non posso negarlo. E' un dato di fatto però che l'abulia che ha preso i genoani ha colpito anche noi Druidi, che pure siamo combattenti per natura e per vocazione ("mai banali, mai domi"). Le cause ? Principalmente il gioco della squadra, che semplicemente non c'era: andare allo stadio negli ultimi mesi è diventata una penitenza, che solo dei malati potevano affrontare con gioia; e noi siamo si malati, ma la gioia proprio esprimerla era difficile. Poi c'è la situazione generale del calcio italiano, tecnicamente povero come mai, con sospetti (e qualcosa di più) di gare decise a tavolino. Poi la situazione delle tifoserie, ormai tutte indistintamente in guerra contro questa tessera del tifoso, più inutile che dannosa, che ha causato e continua a causare contestazioni che certo non giovano allo spettacolo. In ultima analisi, ma non so quanto per importanza, la mancanza di quelli là, che si sono autoeliminati da una piccola competizione che soprattutto in certe annate come questa poteva valere come unico obiettivo stagionale: lo scudetto non si vince, l'europa è un terno al lotto, la Coppa Italia fino ad ora l'abbiamo sempre snobbata, restavano i derby e la classifica. Ora non c'è più nemmeno quello.

Anche la dirigenza, come ho già scritto in altri pezzi, ha contribuito a questo scazzo diffuso, trovando peraltro terreno fertile nel genovese per natura mugugnone: le campagne acquisti un po' isteriche, belle ma monche, le cessioni eccellenti vere e le cessioni fittizie della stampa, causate peraltro dai proclami del Presidente sul supermercato Genoa (non fa a tempo ad arrivare un campione, Gilardino, che già leggo sul giornale che partirà Veloso), lo stesso Preziosi che, più realista del re, dichiara che il massimo obiettivo è la colonna di sinistra. Credo che ce ne sia abbastanza perchè la gente un po' si disamori, e venga a mancare quel sogno che ogni tifoso deve poter inseguire per definirsi tale, e non semplicemente un utente di uno spettacolo che peggiora di anno in anno.

Ora però si volta pagina.

Il 2012 comincia con nuove premesse: l'arrivo di un nuovo allenatore è sempre motivo di ottimismo, soprattutto se viene dopo un collega grazie al quale, dai tempi di Bruno Giorgi (RIP) e di Gigi Maifredi, si è visto il Genoa più brutto e rinunciatario di sempre. Se poi promette il gioco alla Gasperini con la presenza fisica del Professore, c'è abbastanza materiale per tornare a sperare di divertirsi allo stadio (che per inciso non significa necessariamente vincere, ma significa vedere giocare al pallone con grinta, ricerca del goal e sudando fino ad uscire disidratati).

La campagna acquisti di riparazione poi è cominciata col botto col quale non era finita quella estiva: è arrivata la punta che mancava a questa squadra, ed è arrivata una signora punta: perchè così in ritardo ? Perchè Della Valle ha capito solo ora che le regole non scritte del mercato ti dicono che quando un giocatore se ne vuole andare devi accontentarlo, perchè se no hai solo da rimetterci (per l'esattezza 6 milioni di euro in 4 mesi). Cosa che invece Preziosi ha capito benissimo, forse fin troppo, a punto da esserne diventato maestro; ma questi son discorsi diversi, ci abitueremo anche noi, nostro malgrado. Speriamo il mercato prosegua senza grossi scossoni, con l'aggiunta di qualche puntello dove manca (un difensore veloce, un centrocampista robusto) e magari qualche taglio minore, e che poi Marino sappia tornare a fare rendere quelli che sono stati i flop di questa seconda parte di 2011: Kucka, Constant, Birsa. Se poi il rosso Ze Love assumesse anche la parte della rossa ciliegina sulla torta, almeno fino a Giugno c'è abbastanza benzina per far fare tanta strada alle nostre fantasie.

Diciamo quindi che, dopo una pausa di riflessione con l'allure dello sciopero a gatto selvaggio, siamo tornati anche noi, con nuovi entusiasmi e vecchie convinzioni. E forza Grifo.

 

Genoa, 1 Gennaio 2012

Liaigh