Il ritorno di un figlio della Nord

Vincenzo è tornato. Aspettavamo questa notizia da un anno, da quando l'avevamo visto distrutto per aver portato, senza colpe, il suo e il nostro Genoa all'inferno delle serie inferiori. Solo lui aveva avuto il coraggio - o piu probabilmente l'incoscienza - di prendere le redini del grifo abbandonato da tutti, allenatore e dirigenti, senza nemmeno pensare ai rischi che avrebbe corso una carriera sul nascere. Ha fatto miracoli, Vincenzo; ha portato una squadra di mezze figure senza stimoli e senza stipendio a giocarsi un dignitoso centroclassifica, fino al momento in cui quel poco di buono che aveva gli è stato ulteriormente tagliato. Da lì il lento declino, veloce nel finale, che  ci aveva portato all'inferno. Effimera per Vincenzo la gioia di quelle partite con i ragazzini, che pure noi tutti rivivremo nel ricordo per molti anni, e che hanno dimostrato quanto avrebbe potuto fare di buono se solo avesse avuto dei giocatori di calcio che lo avessero seguito con un filo d'entusiasmo.

Ora è tornato. Si occuperà di quei ragazzini che avrebbero potuto fare grandissime cose quest'anno e che invece hanno fallito tutti gli obiettivi, dal Viareggio al campionato. Forse è stato giusto così, che sia stato richiamato solo nel momento in cui la società è finalmente a posto in tutte le sue componenti: a società scombiccherate aveva già dato abbastanza. Farà sicuramente bene, anche se si trova la sua squadra mutilata di due elementi fondamentali (Perchè ? Forse un doveroso tributo allo strapotere di Moggi ? Se sarà così speriamo almeno se ne vedano i frutti. A Messina si sono visti). Sicuramente saprà insegnare ai suoi ragazzi a scalare le marcature, ma senza dubbio saprà insegnare loro l'attaccamento alla maglia e l'onestà intellettuale, quella per cui in questo mondo di pirati puoi anche sopravvivere e farti valere pur in punta di piedi. Al Genoa ora è tornata un'altra persona per bene. Buon lavoro Vincenzo.

Liaigh