I CAMPIONI SIAMO NOI (di hardmod)
L'unica cosa che
cambia è il prezzo dell'abbonamento. Sabato lo stadio deve esplodere di gente
di entusiasmo di genoanità.
Scritte sopra i muri cuore rossoblu non ti
lasceremo mai.
Le lacrime non scendono: sono duri gli occhi, guardano il campo
verde e per un attimo ieri sera mi sono sentito solo, adesso guardo
sventolare la mia bandiera, illuminata dal sole con il grifone giallo,
fiammante, annuso la prima maglietta del genoa che mio nonno mi regalò, è
quella con le due righe bianche sulle braccia, il grifone stilizzato, il nove
di Dustin Antonelli sulle spalle... i muratori di Ravecca, tanti morirono nella
galleria delle Grazie nella seconda guerra mondiale, erano tutti genoani, i
portuali di Sarzana erano tutti genoani e mio nonno, che a 4 anni portava
mattoni, e la sera in Piazza Erbe, si fermava a parlare di ciclismo e di
Genoa, quando mi regalò la maglia, commosso quando la indossai, piangeva
sempre, nella guerra partigiana aveva sofferto molto e quando si sentiva
bene, piangeva pensando a chi morendo aveva abbondanato la vita, in una
guerra maledetta, quando mi vide correre con la maglia alle ginocchia troppo
lunga mi disse: belin baletta cumme a tè sta ben, ti paigi u levratto! Ti
vedie che poi a te saia de misua quande ti saie grande e ti anie au campu du
zena cun a galante, adesso quella maglia e troppo piccola, il cuore che ci
batte dentro è lo stesso di un tempo, l'amore non si vende, si trasforma,
cambia i suoi contorni, ma dentro c'è l'amore di tutta una vita la mia,
quella di mio padre di mio nonno e del mio bisnonno.
Ragazzi della nord,
giovani della nord, costruiamo insieme il nostro mito.
Sabato una grande
maglia dovrebbe campeggiare nel cuore della Nord,
Non c'è rimasto solo questo,
perchè la maglia è tantissimo non è mai abbastanza, è infinita.
FORZA
VECCHIO CUORE ROSSOBLU
(18 maggio 2003)